Angolo Atleti - Intervista con Paolo Sacchetti - ITA

Paolo è molte cose: marito, papà di due bambini maschi (e già questo basterebbe a tenerlo impegnato a tempo pieno), ma è anche muratore, maestro di snowboard e psicologo dello sport. Abbiamo iniziato a costruire la sua preparazione atletica per le gare di lunga distanza nell’ottobre del 2017, e in 10 mesi abbiamo abbassato il suo record personale nel full Ironman di quasi un’ora: dall’11:20 del Challenge Venice (2017) al 10:38 dell’Ironman Austria (2018).

Per il 2019 Paolo ha puntato su gare meno lunghe, ma non meno impegnative: Olimpici e mezzi Ironman. Una delle sue qualità principali (una delle tante) è essere uno degli atleti più costanti che abba mai visto. Difficilmente perde una sessione di allenamento e riesce sempre a incastrarle tra impegni di lavoro e famiglia e riesce quasi sempre a completarle secondo i parametri indicati. Un’altra importante qualità di Paolo è che quando anche lui raggiunge il limite, sa prendersi giorni di riposo anche se non programmati in anticipo.

Qualche settimana fa Paolo mi ha stupito ancora una volta. Non solo ha migliorato il suo record di wattaggio su uno dei test più duri in assoluto (un’ora al massimo sul turbo), ma lo ha fatto nel parcheggio della piscina, mentre aspettava che uno dei suoi figli finisse il suo di allenamento.

Per questo ho pensato che fosse utile e interessante chiedergli alcune cose su come programma gli allenamenti e come riesce a motivarsi per sessioni così dure. Perché tutti possono imparare qualcosa da Paolo (allenatore compreso).

Qual'è la motivazione principale che ti spinge non solo ad allenarti, ma a seguire specifiche tabelle di allenamento per raggiungere obiettivi ambiziosi anche se solo amatoriali?

La voglia di allenarmi cambiando esercizi per non annoiarmi e per non esagerare. 

Come ti carichi in sessioni di test dure come quella di un'ora sul rullo, specie se fatta in un parcheggio?

La prendo come se fosse una gara. Appena so di doverla affrontare la metto nel mirino e lavoro sul fatto che sarà un momento particolare e intenso. Vivo per quei momenti anche se poi è tutto un gioco e sono assolutamente conscio del mio livello, ma mi piace arrivare in gara o allenamenti intensi con il giusto atteggiamento mentale. 

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Come fai a gestire gli impegni di lavoro, famiglia, bambini, e allenamento? Qual'è la tua formula segreta?

Time management e dedicare tantissimo tempo alla famiglia. 

Qual'è la tua sessione preferita e quella che faresti tutti i giorni se potessi?

Acque libere, uscita in gruppo per la bici e salite brevi per la corsa .

Qual’è il tuo mantra principale?

Ne ho molti, a seconda del momento e dell impegno ne creo uno. Alla prima maratona dicevo "il corpo va dove la mente vuole" e all ultimo Ironman per non esagerare prima dell ultima oretta ripetevo "devo solo arrivare alla base della montagna".

Il consiglio che daresti a chi si avvicina al triathlon per la prima volta?

Porsi obiettivi graduali iniziando con tonnellate di tecnica e cercare di capire il proprio corpo metabolicamente parlando da un lato e cercare una squadra e un coach con cui divertirsi dall’altro.